La GSXR-1100 della Suzuki arrivò in Italia nel 1986, e da subito infranse numerosi record. Da quello della potenza, 130 cavalli, a quello della velocità, quasi 260 km/h effettivi. Da quello del peso, 197 kg a secco, a quello dell’accelerazione, poco più di 10 secondi per coprire il classico quarto di miglio con una velocità di uscita di oltre 210/km.
Ovviamente, per tenere sotto controllo tanta cavalleria occorreva una ciclistica adeguata. Ecco perché i tecnici Suzuki dotarono la GSX-R 1100 di alcune raffinatezze tecniche come il sistema elettromagnetico NEAS (New Electrically Activated System) che controllava la forcella anteriore in staccata e l’ammortizzatore di sterzo, vera e propria “chicca” per l’epoca.
Il propulsore, già fluido fin dai bassi regimi, spingeva forte fino agli 11.000 giri/min, innescando “folkloristiche” impennate di potenza nelle marce più basse. Solamente la Kawasaki GPZ 1000 RX era stata in grado di avvicinare la GSX-R 1100 nelle prestazione assolute, per le altre non era rimasto altro da fare che stare a guardare.
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